Parte II
La Missione
La Ricerca
La ricerca è la linfa vitale dell’Università, fondamento della sua identità, leva strategica per il futuro e per una formazione qualificata. Questo programma punta a rilanciare la ricerca a UNIMORE con un approccio inclusivo e impattante, sostenendo tutte le sue forme: di base, applicata, umanistica, innovativa e di frontiera. L’obiettivo è promuovere qualità, impatto, internazionalizzazione e visibilità. Tuttavia, il contesto post-PNRR, la nuova VQR e la competizione crescente impongono un cambio di passo, rafforzando il posizionamento internazionale e migliorando la reputazione scientifica dell’Ateneo.
Gli Obiettivi specifici si articolano in quattro direttrici operative:

1. Incentivazione capillare della ricerca
UNIMORE dovrà incentivare concretamente tutte le forme di ricerca rafforzando i gruppi strutturati, la ricerca individuale e blue sky, favorendo l’accesso ai finanziamenti esterni, supportando la progettualità dei giovani e promuovendo la ricerca innovativa, anche individuale.
Obiettivo Aumentare l’impatto della ricerca (di base, applicata ed umanistica), rinforzare la riconoscibilità nazionale ed internazionale, caratterizzare UNIMORE in campi diversi del sapere, e porre le basi per una didattica qualificata.
Il FAR sarà diversificato, valutato ex-ante ed ex-post in modo trasparente, con bandi dedicati a progetti di consolidamento, starter kit per neoassunti; si supporteranno progetti per la creazione di laboratori all’avanguardia, co-finanziamenti di dottorati e si allocheranno risorse per l'amministrazione e rendicontazione della ricerca. Si incentiverà l'internazionalizzazione, la mobilità, le missioni in convegni di eccellenza.
Saranno definiti incentivi per il consolidamento di gruppi attivi e cofinanziamento di risorse umane e strumentali. Per i gruppi già eccellenti, verranno definiti piani di sostenibilità con incentivi alla collaborazione trans-disciplinare e al tutoraggio interno per insegnare buone pratiche.
Sarà valorizzata la progettazione competitiva, anche con incentivi come Seal of Excellence. Particolare attenzione sarà data ai giovani, a chi lavora in aree emergenti e a chi rientra da interruzioni i carriera e al supporto per potenziali Dipartimenti di Eccellenza.
2. Osservazione, misurazione e promozione della ricerca
L'Osservatorio della Ricerca sarà rafforzato per garantire un monitoraggio costante di pubblicazioni, progetti, collaborazioni e impatti.
Obiettivo Fornire dati utili alle scelte strategiche, oltre la logica della sola valutazione ministeriale. Promuovere la ricerca di alta qualità per un miglioramento di ranking internazionali.
Saranno adottati KPI chiari e aggiornabili, in linea con i principi internazionali (es. CoARA), che valorizzino anche la qualità, l’interdisciplinarietà, l’open science, le ricadute sociali e culturali. L’Osservatorio seguirà anche la progettazione di ampio respiro, i premi ottenuti, le keynote, e affiancherà le commissioni nell’identificare risultati meritevoli di supporto.
In parallelo, verrà potenziata la comunicazione della ricerca. Si prevedono iniziative pubbliche e territoriali per valorizzare le competenze, anche con eventi divulgativi periodici e nuovi strumenti editoriali (es. Quaderni di UNIMORE). L’Osservatorio dovrà promuovere le pubblicazioni di qualità, e i risultati di impatto per migliorare il posizionamento dell’Ateneo.
3. Ecosistema PhD
I dottorati sono centrali per il futuro dell’Ateneo, ma a UNIMORE il numero di PhD resta inferiore rispetto ad Atenei comparabili.
Obiettivo Una strategia che rafforzi l’intero ecosistema dottorale, non solo dal punto di vista quantitativo, ma soprattutto qualitativo perché sia un percorso formativo di alto livello e riconosciuto, ed una risorsa per la ricerca.
Saranno potenziati gli uffici di supporto, istituito un delegato/ta per il PhD e semplificate le procedure, anche attraverso bandi flessibili nel tempo e nell’importo. Verranno incentivati i dottorati internazionali, i cofinanziamenti pubblici e privati, e i percorsi industriali di qualità. Grande attenzione per i co-finanziamenti a posizioni di dottorato, minimizzando i vincoli di accesso e supportando economicamente e con azioni di welfare i dottorandi e le dottorande.
Sarà valorizzata l’autonomia dei dottorandi, con percorsi strutturati su soft skills, mobilità, orientamento in uscita e partecipazione a bandi competitivi. Il sistema PhD di UNIMORE deve diventare un brand riconosciuto per i suoi risultati, non solo per i numeri.
4. Cross-fertilizzazione e ricerca innovativa
UNIMORE promuoverà approcci transdisciplinari, favorendo dialogo tra saperi e nuovi progetti comuni.
Obiettivo La collaborazione, la massa critica in temi emergenti, la progettazione internazionale.
Saranno incentivati laboratori condivisi, workshop, Faculty Club, bandi per Progetti Prioritari e infrastrutture di ricerca aperte e collaborative. Istituiti dei Transdisciplinary Hub per integrare ricerca di base, applicata e per l’innovazione, anche in collaborazione con stakeholder esterni.
La partecipazione ai programmi europei sarà rafforzata, la collaborazione tra sedi, tra dipartimenti e tra discipline. Sarà istituito un Project Incubator per lo sviluppo di idee e la preparazione di proposte competitive.
Investire nella ricerca oggi significa rafforzare l'identità e la credibilità dell'Ateneo domani.
Cambiamo, insieme.
Le 5 Priorità per la Ricerca
🎯 1. Qualità scientifica e interdisciplinarità
Sostenere una ricerca di eccellenza, valorizzando collaborazioni tra aree scientifiche in un ambiente che premi merito, originalità e impatto.
📈 2. Semplificazione e supporto ai ricercatori
Snellire procedure, rafforzare gli uffici di supporto e garantire strumenti agili per progettazione, gestione e rendicontazione dei progetti.
🌍 3. Posizionamento internazionale e networking
Espandere la presenza di UNIMORE nei programmi europei e globali, aumentando le partnership strategiche con università, enti e industrie.
🚀 4. Finanziamenti competitivi e sostenibilità
Incrementare il supporto per l’accesso a fondi esterni (PNRR, Horizon, ERC, ...), consolidare il numero dei PhD e agevolarne l’accesso, co-finanziando chi si impegna per attrarre risorse.
🔬 5. Valorizzazione dei giovani e della ricerca emergente
Dare spazio e fiducia a giovani ricercatrici e ricercatori, sostenendo percorsi indipendenti, formazione avanzata e nuove linee di ricerca.
La Didattica
La didattica è il primo pilastro dell’Università, leva di crescita sociale e culturale. UNIMORE deve progettare oggi la formazione del 2031, per studentesse e studenti nati nel 2012, ora solo adolescenti, che vivono in un mondo instabile e in rapido cambiamento. Serve un sistema didattico flessibile, sostenibile, capace di dialogare con le transizioni occupazionali e tecnologiche, restando saldamente ancorato alla qualità e alla relazione umana.
Le sfide sono molte: calo degli immatricolati, alto numero di fuori corso, squilibrio tra corsi sovraffollati e sottodimensionati, carenza di docenti, tutor e tecnici, offerta didattica dispersiva e poco attrattiva per studenti fuori regione e internazionali. Serve una profonda revisione organizzativa e culturale, capace di coniugare “sapere”, “saper fare” e “saper diventare”.
Gli Obiettivi specifici si articolano in quattro direttrici:

1. Consolidamento ed innovazione per una formazione eccellente
Consolidare significa migliorare quanto già funziona: qualità della didattica, diversità dei percorsi, laboratori, frequenza in presenza e mista, multidisciplinarietà. Innovare significa sperimentare nuove soluzioni, modelli blended, potenziare la didattica in inglese, personalizzare i curricula, valorizzare l’eccellenza e il ruolo dei tutor.
Obiettivo Presentare una offerta formativa, sostenibile ed attrattiva, sostenendo laboratori ed esperienze per la partecipazione di studenti e studentesse e orientare all’occupabilità e anche alla flessibilità dei lavori futuri
Servono nuovi modelli pedagogici che integrino consolidamento ed innovazione, strumenti digitali efficaci, comunicazione coordinata e supporto alle eccellenze anche con la progettazione di una "Alta Scuola Unimore". Va superata la frammentazione e premiata la qualità, con KPI chiari e un uso più strategico delle risorse.
2. Osservazione e misurazione continua della didattica
Sarà istituito un Osservatorio della Didattica, con ufficio e commissione dedicata, per raccogliere e analizzare in tempo reale dati su iscrizioni, sostenibilità, occupabilità e soddisfazione.
Obiettivo Conoscere lo stato della formazione, prevenire difficoltà gestionali, distribuzioni delle risorse non rispondenti alle esigenze, promuovere e valorizzare le iniziative di qualità.
L'Osservatorio supporterà CdS e Dipartimenti nella programmazione, con dati tempestivi e strumenti per migliorare la qualità e orientare le politiche formative.
3. Ecosistema Master e Post-Laurea

Tutta la formazione Post-Laurea va rilanciata come uno strumento strategico di formazione continua, di creazione di valore pubblico e di supporto alla sostenibilità economica dell’Ateneo.
Obiettivo Mettere UNIMORE al centro delle esigenze della società, supportando l’up-skilling e re-skilling anche in modo innovativo.
I Master aranno centralizzati per un’organizzazione efficiente a carico limitato per i docenti, riorganizzati e comunicati con efficacia; si progetteranno soluzioni e modelli più moderni e flessibili come Corsi di Perfezionamento e Scuole di breve durata, moduli personalizzabili, offerte in modalità blended o online, e partnership con imprese e PA. UNIMORE vuole essere protagonista della formazione al lavoro, dell’apprendistato in alta formazione, dei tirocini extra-curriculari e di tutte le iniziative post-laurea anche in collaborazione con associazioni di imprese, enti pubblici e privati. Si riorganizzerà un Ufficio Master con un Delegato/a dedicato, promuovendo collaborazioni con Fondazioni e con iniziative regionali e nazionali.
4. Centralità dell'Orientamento
I modelli di Orientamento vanno completamente ripensati per iniziative continue, flessibili, personalizzate e strategiche: in ingresso, in itinere e in uscita. Sarà guidato da un Delegato/a e un ufficio centrale, in collaborazione con Dipartimenti, scuole e stakeholder.
Obiettivo Far conoscere UNIMORE in un territorio esteso, rendere attrattivo l’Ateneo e nel contempo formare studenti e studentesse alla migliore scelta per il loro domani. Recuperare le difficoltà, suggerire cambiamenti, praticare ascolto e supporto, personalizzare le scelte.
Va potenziata la comunicazione nazionale, e le azioni di marketing per far conoscere meglio UNIMORE, vanno ridefiniti i rapporti con studenti e famiglie, e rafforzata l’accoglienza. L’orientamento è chiave per l’inclusione, la sostenibilità dei CdS e l’attrattività nazionale e internazionale dell’Ateneo.
John Dewey il secolo scorso scriveva "Se insegniamo agli studenti di oggi come insegnavamo a quelli di ieri, li derubiamo del loro domani". Mai come oggi è attuale.
"Se insegniamo agli studenti di oggi come insegnavamo a quelli di ieri, li derubiamo del loro domani." J. Dewey
Cambiamo, insieme.
Le 5 Priorità per la Didattica
🎓 1. Didattica di qualità e inclusiva
Innovare i contenuti e i metodi didattici per garantire formazione aggiornata, accessibile e centrata sulle competenze del futuro.
📚 2. Centralità dello studente
Potenziare i servizi di orientamento, tutorato e supporto psicologico, favorendo una piena esperienza universitaria e il benessere studentesco.
🌐 3. Internazionalizzazione e mobilità
Ampliare l’offerta in lingua inglese, promuovere scambi internazionali e doppi titoli per preparare cittadini globali.
💼 4. Connessione con il mondo del lavoro
Integrare competenze trasversali e tirocini nei percorsi formativi, in sinergia con imprese, enti e professioni.
⚙️ 5. Semplificazione e innovazione dei processi
Digitalizzare la didattica e i servizi, rendere più agili le carriere studentesche e valorizzare l’impegno dei docenti nella progettazione didattica.
La Terza Missione
La Terza Missione è il ponte tra Università e società: impatto economico, sociale, culturale e civile. È il campo in cui UNIMORE può e deve generare valore condiviso, trasferendo conoscenze e collaborando con imprese, enti pubblici e cittadini.
Le attività si articolano in tre assi strategici: trasferimento tecnologico e innovazione, valorizzazione culturale, public engagement. UNIMORE mostra eccellenze nel dialogo con le imprese, ma è necessario estendere le buone pratiche a tutti i Dipartimenti e aree disciplinari. Permangono criticità: pianificazione non sistematica della terza missione, carichi amministrativi elevati e a carico dei docenti, valutazione complessa della qualità delle iniziative e mancanza di una visione integrata.
Gli Obiettivi specifici si articolano in quattro direttrici:

1. Impatto del Trasferimento e Co-creazione di conoscenza
Va consolidato e potenziato il dialogo tra ricerca e industria, promuovendo
collaborazioni di ampio respiro, progetti conto-terzi e ricerca congiunta multidisciplinare per
l'innovazione. Dovrà essere diffusa la cultura dei progetti con le aziende, della ricerca
commissionata, come modello di co-creazione di cultura e di posizionamento dell’Ateneo.
I progetti conto-terzi sono importanti: realizzando compiutamente la Terza Missione,
portano fondi all'Ateneo, supportano incentivi economici per il PTAB e creano un modello
circolare virtuoso di conoscenza. L'Ufficio di Trasferimento Tecnologico (UTT) sarà
riorganizzato con
una massa critica adeguata, funzioni proattive e collegamenti anche con gli enti territoriali quali i
Tecnopoli, il Democenter,
l’IRCCS e le Fondazioni quali la Fondazione Marco Biagi, la Fondazione Democenter o la Fondazione Ago.
Si svilupperà una piattaforma digitale per il matchmaking tra Ateneo e stakeholder, anche per le aree
umanistiche e sociali. Si vuole proporre un nuovo modello di "UNIMORE Stakeholder
Network" con un
modello federato in cui i docenti coinvolti rimangano protagonisti dei propri contatti, ma possano
essere ambasciatori dell'Ateneo, per siglare con il territorio un Grande Patto
per UNIMORE e lavorare assieme
per co-finanziare progetti prioritari dell'Ateneo.
UNIMORE punta a diventare un modello nazionale di tech transfer multidisciplinare, sostenibile e
strategico.
2. Valorizzazione e co-creazione del patrimonio culturale, museale ed archivistico
Il Sistema Museale “MuseOmoRE” sarà rilanciato con nuovi spazi, con soluzioni innovative di digitalizzazione, collaborazioni con enti culturali e percorsi didattici e saranno previsti bandi non solo per la conservazione dell'esistente ma anche per nuove iniziative museali. Si sosterranno nuove iniziative, dai dibattiti pubblici, ai contesti multidisciplinari, alle mostre fotografiche e dei nuovi media. Attenzione specifica sarà dedicata alla narrazione pubblica della sostenibilità e dei cambiamenti climatici. L’Ateneo investirà nella fruizione immersiva e inclusiva del patrimonio storico-scientifico compreso gli archivi e l'Orto Botanico, sviluppando un “digital twin” dell’identità culturale, per studiare nuove esperienze e rendere sostenibile la gestione del patrimonio, in stretta collaborazione con la Fondazione di Modena e con le altre Fondazioni nella Rete di sede.
3. Ecosistema Academy e formazione continua esterna

Si sosterranno iniziative di Academy con le imprese e gli enti pubblici e privati, coordinate dall’Ufficio Terza Missione, in sinergia con la UNIMORE Stakeholder Network, per seguire iniziative di formazione continua e di discussione su temi emergenti, in base alle richieste del territorio. L’Ateneo offrirà corsi flessibili, co-progettati, orientati al mercato, promuovendo anche Osservatori permanenti, in collaborazione con iniziative simili italiane e con network Europei. Le Academy diventeranno strumento centrale di formazione avanzata, up-skilling e connessione con il mondo del lavoro.
4. Attività di Public Engagement e supporto alle Politiche Pubbliche
Il public engagement sarà integrato nella strategia dell’Ateneo: più visibilità, indicatori chiari,
modelli premiali e piattaforme di comunicazione e di interazione efficaci. Tra le altre iniziative, il
programma vuole promuovere un approccio integrato nella interlocuzione con la PA, creando un "Progetto
UNIMORE per la Pubblica Amministrazione" che possa dialogare direttamente a livello ministeriale e poi
regionale per coinmvolgere in una governance unica, visibile e di ipatto le tante importanti iniziative
che sono ora in atto, dalle iniziative ambientali, le interlocuzioni con Tribunali e Carceri nelle due
città, con gli enti regionali e con gli enti sanitari, per incentivare la collaborazione e per avere
co-finanziamenti per le iniziative a medio-lungo termine. Priorità anche alla mobilità sostenibile,
all’inclusione sociale e alle pari opportunità.
UNIMORE deve essere sempre di più interlocutore pubblico riconosciuto e consapevole, al servizio delle persone e del territorio.
UNIMORE deve essere protagonista riconosciuta nelle sedi e nei territori di tutte le inziative che coinvolgono la società, la cultura, la PA e le imprese.
Cambiamo, insieme.
Le 5 Priorità per la Terza Missione
🚀 1. Trasferimento tecnologico e impatto economico
Rafforzare la cultura del tech transfer e la collaborazione con imprese e territori, valorizzando brevetti, spin-off e ricerca applicata, in tutte le discipline, anche nelle discipline umanistiche e sociali, con un approccio integrato e federato per un dialogo efficace con gli stakeholder.
🏛 2. Cultura e patrimonio condiviso
Musei, orto botanico, archivi storici e collezioni scientifiche rappresentano un patrimonio prezioso, oggi spesso sottoutilizzato. Vanno riorganizzati, digitalizzati, resi più accessibili e integrati con progetti educativi, percorsi immersivi e collaborazioni territoriali. Questo rafforzerà il senso di appartenenza e l’identità culturale dell’Ateneo
🗣 3. Public Engagement strutturato
Integrare il coinvolgimento pubblico nella strategia d’Ateneo, rendendolo più visibile, misurabile e connesso al territorio. Le attività di public engagement devono essere sistematizzate, monitorate con indicatori efficaci e premiate nei percorsi di carriera. Serve una piattaforma snella e accessibile per la gestione e la promozione delle iniziative, il coinvolgimento delle scuole, delle famiglie e della cittadinanza, valorizzando l’impatto sociale dell’Università.
📘 4. Formazione continua e Academy
Sviluppare Academy e percorsi di up/reskilling in risposta ai bisogni di imprese e professionisti e della PA, con modelli flessibili e sostenibili. UNIMORE deve valorizzare il life-long learning e rispondendo alla domanda di upskilling e reskilling. Serve un modello agile e sostenibile, con corsi su misura, osservatori tematici, collaborazioni pubblico-private e sinergie con fondazioni universitarie e reti europee.
🤝 5. Alleanze strategiche con la PA
Costruire un interlocutore unico e riconosciuto con la Pubblica Amministrazione per progettare insieme il futuro dei servizi pubblici. È prioritario rafforzare la collaborazione in settori strategici digitale, sostenibilità, sicurezza, lavoro, linguaggi amministrativi, con attenzione alla formazione continua, alla cybersecurity e alla mobilità sostenibile, assieme alla PA.
L'Impatto sulla Salute
UNIMORE ha una lunga e prestigiosa tradizione nel campo medico-sanitario. Oggi più che mai, è fondamentale consolidare il suo ruolo come attore strategico della Sanità Pubblica, rafforzando il legame con il SSR, le Azienda Ospedaliera Universitaria e AUSL di Modena e Reggio Emilia e l’intero sistema assistenziale regionale. Per farlo, serve una governance efficace, spazi e infrastrutture adeguate, una programmazione condivisa e sostenibile, e una forte sinergia tra didattica, ricerca e assistenza.
Le principali criticità: governance tra dipartimenti di complesso coordinamento, rapporti frammentati tra università e sanità pubblica, spazi inadeguati, scarsità di risorse strutturali, inefficienze amministrative, tempi decisinali troppo lunghi, e coordinamento con il SSR per le scuole di specializzazione.
Gli Obiettivi specifici si presentano con quattro direttrici principali:

1. Cooperazione fiduciaria con la Sanità pubblica
UNIMORE istituirà una Consulta Accademica sulla Sanità per coordinare al meglio le attività dei Dipartimenti Medici e della scuola di Medicina, con anche tutti gli attori che impattano sulla Sanità Pubblica e un Tavolo permanente UNIMORE-SSN per armonizzare il rapporto con il Sistema Sanitario Regionale. L’obiettivo è costruire un’alleanza strategica tra Università, AOU e AUSL, fondata su una programmazione condivisa e un dialogo costante per affrontare temi come infrastrutture, governance, scuole di specializzazione e programmazione sanitaria.
2. Formazione e ricerca medico-sanitaria
Investiremo sulla qualità della formazione, aggiornando curricula e tecnologie (robotica, AI, medicina di precisione), rafforzando il corpo docente e sviluppando nuovi centri di eccellenza, anche a supporto delle iniziative PNRR. Sosterremo la ricerca clinica, interdisciplinare e farmacologica, anche con collaborazioni internazionali. Le collaborazioni con IRCCS, aziende biomedicali e farmaceutiche saranno potenziate per creare reali sinergie con il territorio.
3. Infrastrutture medico-sanitarie

Sarà prioritario un potenziamento e co-finanziamento delle infrastrutture esistenti, nuove facilities trasversali per ricerca e didattica, laboratori avanzati, digitalizzazione dei sistemi sanitari, e prima ancora le infrastrutture per i Dipartimenti e le aule per la didattica. Sarà creato un Ufficio per le Iniziative Medico-Sanitarie con competenze specifiche per la gestione dei rapporti con il SSN e per favorire la cross-fertilizzazione tra strutture accademiche e sanitarie.
4. Ecosistema delle Specializzazioni
Le Scuole di Specializzazione vanno rafforzate, coordinate e rese più attrattive. UNIMORE si impegnerà per una revisione nazionale dei criteri di accesso e funzionamento, sostenendo gli specializzandi in termini di formazione, diritti e condizioni. Saranno sviluppate nuove iniziative congiunte con le aziende sanitarie e valorizzata la rete degli alumni in ambito salute.
L’obiettivo finale è chiaro: costruire un sistema integrato e collaborativo tra accademia e sanità, capace di valorizzare le eccellenze di UNIMORE, offrire un servizio migliore ai cittadini e rafforzare il ruolo dell’Ateneo nella Sanità regionale e nazionale.
UNIMORE deve tornare a essere un modello nazionale nella Sanità.
Cambiamo, insieme.
Le 5 Priorità per la Sanità Pubblica
🏛️ 1. Governance integrata
Creare una vera alleanza strategica tra Università, AOU e AUSL attraverso una Consulta Accademica e un Tavolo permanente UNIMORE-SSN, per una pianificazione condivisa, stabile e a lungo termine.
🎓 2. Formazione e ricerca d’avanguardia
Nuovi curricula, tecnologie avanzate e centri di eccellenza per rafforzare il legame tra studio, cura e innovazione. Valorizzare i progetti PNRR e rafforzare le collaborazioni con IRCCS, aziende biomedicali e farmaceutiche.
🏗️ 3. Infrastrutture moderne e sostenibili
Completare le iniziative edilizie, investimenti congiunti, nuovi spazi, digitalizzazione e un Ufficio dedicato alle iniziative medico-sanitarie.
🏫 4. Scuole di Specializzazione solide e attrattive
Migliorare la qualità e l’attrattività delle Scuole di Specializzazione, tutelare il percorso formativo degli specializzandi e costruire un ecosistema formativo equo, coordinato e integrato con la sanità pubblica.
⚕️ 5. UNIMORE protagonista della Sanità regionale
Rafforzare il ruolo dell’Ateneo nel sistema sanitario regionale e nazionale, rendendolo protagonista di proposte progettuali ambiziose, centri di eccellenza e iniziative di impatto per la salute pubblica e la qualità della vita.
Parte I
L'Analisi
Introduzione al programma, missione e principi ispiratori. Include un’analisi SWOT sui punti di forza e di debolezza di UNIMORE, le opportunità e i rischi futuri, e definisce obiettivi e 10 priorità strategiche.
Parte III
La Meta-missione
Azioni trasversali per rendere possibile la missione universitaria in modo efficace e sostenibile.